Intolleranza al nichel: quando è un problema per i capelli
Gli esperti di OK Salute e Benessere | Dermatologia clinica e allergologica
L'allergia o intolleranza al nichel è una delle più diffuse, soprattutto tra le donne. Ma può creare problemi alla tua chioma? Scoprilo in questo articolo.
L’allergia al nichel si sviluppa “per accumulo”, cioè quando l’organismo ha immagazzinato una quantità di nichel tale da non riuscire più a smaltirla. In questi casi, basta il minimo contatto per far sì che l’allergia si manifesti.
I sintomi dell’allergia al nichel sono vari: si va da problemi della pelle, come per esempio eczema e prurito, fino ad arrivare a problemi gastrointestinali, stanchezza e infiammazione.
L’accumulo di nichel non è raro, dato che questo metallo è presente in molti alimenti e oggetti di uso quotidiano. Perfino nei detergenti per l’igiene del corpo e dei capelli… ma niente paura!
Basta fare un semplice test allergologico per scoprire se si è allergici al nichel ed evitare i prodotti che lo contengono, favorendo così nel tempo la sua eliminazione.
Scopriamo insieme come si presenta l’intolleranza al nichel, cosa questa comporta per i nostri capelli e come fare a mantenere cuoio capelluto e chioma sani e vitali!
Sintomi di allergia al nichel? Non solo eczema da contatto, ma anche nausea e vomito, gonfiore e dolore addominale, mal di testa, febbre e stanchezza.
Allergia al nichel
Il nichel, nella sua forma pura, è un metallo di colore argenteo che viene utilizzato nella nichelatura e in numerose leghe a scopo decorativo o protettivo, in quanto dona agli oggetti lucentezza e resistenza all’acqua.
In particolare, il nichel è uno dei metalli più comuni ed è anche uno degli allergeni da contatto più temuti.
Tale allergia o intolleranza si manifesta con una forma di eczema che insorge proprio a seguito del contatto diretto con materiali contenenti questo metallo.
In seguito al contatto, chi soffre di allergia al nichel si ritrova con un eczema pruriginoso, che prende avvio da un arrossamento della pelle e può peggiorare in edema con gonfiore, fino ad arrivare alla formazione di vesciche, piaghe e ulcerazioni.
Nell’eczema cronico da contatto, poi, la pelle è più secca e screpolata e il prurito può diventare continuo e insopportabile.
Ma non finisce qui: questo tipo di allergia può causare anche sintomi più gravi. Infatti, esiste addirittura una forma sistemica di intolleranza al nichel, la Sindrome Sistemica da Allergia al Nichel (SNAS).
Oltre che ai sintomi cutanei nelle zone dove è avvenuto il contatto, la SNAS è caratterizzata da manifestazioni a livello di altri organi, per questo viene definita sistemica.
In particolare, i sintomi possono essere:
-
Nausea, vomito, diarrea, dolori e gonfiore addominali, stipsi e bruciore a livello gastrointestinale;
-
Mal di testa, vertigini e capogiri a livello neurologico;
-
Febbre, dolori muscolari e articolari, sindrome da stanchezza cronica e insonnia a livello generale.
L’allergia o intolleranza al nichel è abbastanza diffusa, in genere colpisce più le donne che gli uomini e può comparire a ogni età.
In Italia, si stima che circa il 30% della popolazione sia intollerante al nichel e, in linea con quanto appena affermato, il 15-20% sono donne.
La maggior incidenza nelle donne sembrerebbe essere collegata al fatto che utilizzano più gioielli da bigiotteria o in oro bianco, che possono contenere nichel.
Ma come si scopre se si allergici o intolleranti al Nichel? La diagnosi di allergia al nichel può essere fatta con un cosiddetto “patch test”; se è presente allergia al nichel, vedrai un’eruzione cutanea proprio dove è stato fatto il test.
In tal caso, dovrai cercare di evitare le sostanze che contengono nichel, facendo attenzione alle etichette. L’eliminazione del nichel infatti è il rimedio indicato per risolvere i sintomi di questa fastidiosa allergia o intolleranza.
Soffri di allergia al nichel? Scoprilo con un patch test! Se è positivo: inizia a evitare i prodotti che lo contengono!
Ma quali prodotti contengono nichel?
Come detto, il nichel si trova con facilità intorno a noi ed eliminarlo del tutto non è così semplice dato che è presente ovunque.
In primis, moltissimi oggetti di metallo che utilizziamo nel quotidiano possono essere costituiti da una lega di nichel, come ad esempio:
-
Gioielli economici di bigiotteria, ma anche in oro bianco;
-
Utensili da cucina e manici;
-
Cerniere, spille e bottoni;
-
Ferri da maglia;
-
Forbici;
-
Montature per occhiali;
-
Monete;
-
Lattine per alimenti e bevande;
-
E, in definitiva, una vasta gamma di articoli rivestiti in metallo.
Il nichel è diffuso in molti oggetti di metallo ma anche negli alimenti che lo fissano: attenzione ai vegetali, alle acciughe e non solo.
Può anche essere presente in agenti sbiancanti, nei coloranti per capelli, nei detergenti per la casa e per il corpo e, addirittura, in alcuni alimenti.
Gli alimenti con un alto contenuto di nichel in realtà sono parecchi, in particolare:
-
Cioccolato fondente;
-
Legumi, come piselli e lenticchie;
-
Frutta secca;
-
Semi di girasole;
-
Pomodori;
-
Frutti di mare, crostacei, molluschi;
-
Aringhe e acciughe;
-
Farina integrale e di mais;
-
Avena, crusca, grano saraceno, miglio;
-
Lievito chimico in polvere;
-
Funghi;
-
Cipolle e porri;
-
Spinaci, lattuga, sedano, asparagi, cavoli, broccoli;
-
Pere, prugne, kiwi, frutti di bosco, uvetta, fichi, ananas;
-
Margarina.
E la lista è ancora molto lunga perché, purtroppo, diversi alimenti, oltre ad entrare in contatto con il nichel durante i processi di lavorazione o stoccati in recipienti che possono contenerne delle tracce, lo fissano in modo naturale.
Possiamo notare che la maggior parte degli alimenti ricchi di nichel sono vegetali. Infatti, molte piante fissano il nichel presente nel terreno e, in parallelo, anche alcuni tipi di pesce o altri animali destinati alla nostra alimentazione lo accumulano, ad esempio nutrendosi di questi vegetali.
Quando si tratta poi di detergenti sia per la casa e il bucato che l’igiene personale, così come dei cosmetici in generale, la presenza di nichel anche in tracce è spesso “naturale” poiché molto spesso si usano ingredienti di origine vegetale, naturalmente ricchi di nichel fissato dal terreno.
In pratica, è difficile controllare l’assunzione di nichel dalle varie fonti, ma comunque non è impossibile eliminarlo dalla propria vita: basta scegliere prodotti che dichiarano in etichetta “Nichel Tested”.
Sei intollerante al nichel? Scegli cosmetici “Nichel Tested”! I vegetali fissano nichel e sono una fonte di attivi usati nelle formulazioni per pelle e capelli.
Tale dicitura garantisce che su quel prodotto, alimento o cosmetico che sia, sono stati eseguiti dei test per verificare l’assenza di nichel, anche in tracce, e comunque entro range considerati sicuri per legge anche per le persone con intolleranza al nichel.
Vediamo adesso nello specifico come scegliere i prodotti per capelli adatti alle persone con allergia o intolleranza al nichel.
Nichel e capelli
Anche se basta eliminare il nichel dalla propria vita per fare rientrare i sintomi dell’allergia, abbiamo visto che non è facile escludere del tutto questo allergene dalla quotidianità. Si tratta di un elemento troppo diffuso in chimica e in natura!
Nel caso dei capelli, poi, può diventare particolarmente difficile, soprattutto se ricorri all’utilizzo di tinte, ma non solo.
Anche shampoo, balsami e altri cosmetici per l’igiene e la cura dei capelli possono contenere nichel, anche in tracce, a causa sia della sua ampia diffusione nel mondo vegetale da cui si estraggono molto attivi utilizzati in cosmesi, sia della sua presenza in vari oggetti utilizzati per la produzione o la conservazione di tali prodotti.
Quando soffri di intolleranza al nichel, la sua presenza nei cosmetici per capelli può essere un problema perché, anche sul cuoio capelluto, come sul resto della cute, possono manifestarsi i sintomi dell’eczema da contatto che, nelle forme più gravi di allergia, può arrivare addirittura a favorire la perdita dei capelli.
Per correre ai ripari, puoi fin d’ora scegliere cosmetici “Nichel free” o “Nichel tested” tra i tanti detergenti e i vari prodotti per la cura dei capelli.
Nelle confezioni che riportano questa dicitura, ci deve anche essere l’indicazione della soglia massima di concentrazione del nichel all’interno del cosmetico.
Tieni presente che il limite di tolleranza raccomandato per i soggetti allergici è pari a una parte per milione (< 1 ppm).
Su tanti shampoo, balsami, maschere, tinte inoltre trovi anche la scritta: “Testato per ridurre al minimo la presenza di nichel”.
La tolleranza al nichel per i soggetti allergici è < 1 ppm: con “Nichel Tested” deve essere indicata la soglia massima di concentrazione nel cosmetico”.
Anche RestivOil ha sviluppato 2 formulazioni “Nichel tested” adatte a chi ha problemi di allergia o intolleranza al nichel:
-
RestivOil Zero Prurito e Irritazione, l’olio shampoo indicato per sostenere il benessere dei capelli e del cuoio capelluto di adulti e bambini con problemi di ipersensibilità, anche al nichel;
-
RestivOil Zero Forfora, l’olio shampoo antiforfora sviluppato per la cute ultra-sensibile.
Se soffri di allergia o intolleranza al nichel, impara a evitare gli oggetti, gli alimenti, i cosmetici e tutti i prodotti che lo contengono con cui potresti venire a contatto.
Per i capelli, scegli prodotti che riportano la dicitura “Nichel Tested” come gli olio shampoo RestivOil!
Seborrea del cuoio capelluto: cause e ri…
Gli esperti di OK Salute e Benessere | Dermatologia clinica e allergologica
Con il termine “seborrea” si indica una patologia caratterizzata da una produzione eccessiva di sebo…