Scegliere lo shampoo più adatto per i tuoi capelli non è assolutamente semplice e te ne rendi conto sempre di più.
Anche perché bisogna valutare tantissimi fattori:
Capelli e cuoio capelluto hanno le loro specifiche esigenze e scegliere lo shampoo più adatto significa rispondere ai bisogni di entrambi, lavandoli in profondità e con delicatezza.
Non sempre puoi usare il primo shampoo che trovi in doccia, è giunto il momento di capire come scegliere il prodotto più adatto a te e ai tuoi cari!
Magari in bagno ci sarà la confusione di tanti prodotti, ma cuoio capelluto e chioma godranno finalmente di una scelta consapevole e oculata, ovvero lo shampoo più adatto a loro!
Lo shampoo è il prodotto cosmetico studiato per l’igiene del capello e del cuoio capelluto. Lavare i capelli è un’abitudine talmente normale da diventare spesso scontata, soprattutto quando si tratta della scelta dello shampoo adatto alla propria chioma.
Devi iniziare a pensare al tuo shampoo come ad una scelta non solo di tipo igienico ed estetico, ma anche di salute.
Lo shampoo sbagliato, infatti, potrebbe arrivare a irritare il tuo cuoio capelluto e/o ad alterare il film idrolipidico che lo ricopre, uno strato protettivo che condiziona molto sia la salute che l’aspetto dei tuoi capelli.;
Chiarito ciò, arriviamo al punto: è importante imparare a leggere l’etichetta di uno shampoo per conoscere la sua composizione chimica e capire se è il prodotto giusto per te.
La composizione chimica dello shampoo, infatti, è un fattore molto rilevante da considerare per una scelta oculata.
In particolare, gli shampoo sono caratterizzati da formulazioni complesse costituite da diversi ingredienti.
Oltre agli attivi con funzioni specifiche per il capello e il cuoio capelluto, trovi anche tensioattivi e additivi, tra cui:
Nello shampoo trovi una marea di composti che possono confondere, ma ci sono 3 ingredienti che devi sempre controllare per scegliere il prodotto meno aggressivo per cuoio e capelli: tensioattivi, schiumogeni e conservanti.
Nell’etichetta di uno shampoo puoi trovare spesso SLS (Sodio Lauryl Solfate) e SLES (Sodium Laureth Sulfate), utilizzati come tensioattivi e anche come agenti schiumogeni e noti per l’elevata aggressività nei confronti del cuoio capelluto.
Tra i conservanti, poi, troviamo anche i parabeni, anch’essi noti per l’effetto irritante. Per tutti, ma in particolar modo se hai il cuoio capelluto sensibile, ricorda che la delicatezza in uno shampoo può fare la differenza.
Quindi, opta per prodotti senza SLS, SLES e parabeni. A tal proposito, prova gli oli shampoo: puliscono bene e con delicatezza capelli e cuoio capelluto, senza aggredirli ed alterarli perché privi di tensioattivi, schiumogeni e conservanti aggressivi.
Il pH del tuo shampoo è un aspetto molto importante. In linea di massima, la maggior parte degli shampoo ha un pH acido che non supera il pH 5,5. E secondo gli studi, questo valore è il giusto compromesso tra capelli e cuoio capelluto.
I capelli infatti sono acidi, con un pH 3,67, così come il cuoio capelluto che però è caratterizzato da un pH 5,5 meno acido.
La scelta di un pH 5,5 più compatibile con il cuoio capelluto permette di ottenere shampoo che non alterino le caratteristiche del suo film idrolipidico, una delle principali cause di irritazione e di disidratazione dei capelli.
Se il fusto soffre di un pH meno acido dello shampoo, si possono usare altri prodotti, come balsami o maschere che aiutino a minimizzare le alterazioni di struttura, elasticità e morbidezza dei capelli.
Quando si parla di shampoo neutro per i capelli ci si riferisce a un pH compatibile con quello di cuoio e fusto e incapace di reagire con esse.
Il pH del tuo shampoo, però, può variare a seconda del tipo di trattamento a cui hai sottoposto i tuoi capelli; oltre allo shampoo con pH acido, sono disponibili anche formulazioni con pH basico a base grassa o al contrario senza olio.
I parrucchieri, solitamente, usano shampoo acidi per compensare l’azione alcalina dei prodotti decoloranti; prima di permanente, tintura e altri trattamenti utilizzano infatti shampoo alcalini che agiscono sulle squame dei capelli, facilitando così la penetrazione dell’agente trattante.
Allo stesso tempo, dopo la tintura evitano prodotti grassi detergenti che schiarirebbero la colorazione ottenuta.
Infine, usare shampoo grassi dopo una permanente ne distende leggermente l’arricciatura. Sono tutti trucchi che aiutano a mantenere colore e forma dei capelli trattati.
In generale, per capelli decolorati o tinti, orientati su shampoo dal pH neutro e molto nutrienti. Tutti questi trattamenti risultano, infatti, spesso aggressivi per i capelli e tendono a seccarli.
Infine, la scelta del tuo shampoo si deve basare sul tipo di capello.
Abbiamo visto che per scegliere lo shampoo migliore bisogna valutarne la composizione in base alle esigenze dei propri capelli, in particolare se trattati o alterati.
Un ultimo consiglio riguarda la frequenza con cui si deve cambiare lo shampoo. Ricorda infatti che cambiare spesso lo shampoo è un bene.
Usare sempre la stessa tipologia di prodotto, infatti, non fa bene né al cuoio capelluto né ai capelli, soprattutto quando si utilizzano prodotti con azione sebo-normalizzante.
Questi prodotti, interferendo con l’attività delle ghiandole sebacee, ne alterano la funzionalità ed è per questo che è opportuno alternare shampoo per capelli grassi con prodotti per uso frequente o comunque meno aggressivi.
L’alternanza nell’utilizzo degli shampoo, spesso, è la chiave per detergere nel rispetto sia dei capelli sia del cuoio capelluto.
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